La resina si può utilizzare sul parquet?

Come abbiamo sempre detto esistono tanti tipi di resina che consentono di realizzare diverse finiture estetiche e prestazionali. Le resine si possono utilizzare sul parquet sia mantenendo l’aspetto naturale del legno con finiture a basso spessore applicate a rullo con il nostro prodotto TOP PW disponibile nella versione lucida, satinata o opaca, o con finiture ad alto spessore con la resina trasparente, TOP EPO a+b x colata.
Eventualmente si possono realizzare delle nuove pavimentazioni in resina ricoprendo il parquet senza asportarlo, valutando bene la stabilità dimensionale del legno. Il consiglio è quello di strutturare la pavimentazione con un’adeguata armatura in fibra di vetro prima di realizzare la pavimentazione in resina desiderata.

La resina si può utilizzare sul cemento?

Si, applicare un trattamento in resina su un fondo in cemento è possibile. Il grado di finitura del cemento dipende dal ciclo applicativo scelto, quindi una resinatura a basso spessore applicata con il nostro prodotto TOP GELCOAT a+b, resina bicomponente colorata da applicare a rullo, è valida per magazzini, esposizioni, show room dove il supporto in cemento si presenta liscio. Se invece il trattamento scelto è una pavimentazione in resina con uno spessore di almeno 2 mm ed il supporto cementizio e di nuova realizzazione, per il risultato finale è determinante che il sottofondo presenti caratteristiche di resistenza meccanica (spessore, rete d’armatura, dosaggio del legante, ecc.) adeguate alle future condizioni di esercizio a cui sarà adibita successivamente la pavimentazione.
Se si tratta di massetto di regolazione con spessore 5/7 centimetri, il grado di finitura dovrà essere rifinito e compattato con piastra meccanica, privo di alveoli o zone sgranate.
La stagionatura di un sottofondo è influenzata da diversi fattori tra i quali lo spessore, la stagione in cui viene effettuato il getto (ventilazione, umidità dell’aria, temperatura), se su soletta o terrapieno: in condizioni medie, il tempo di stagionatura di un sottofondo è di circa 3/4 settimane. Se per questioni di tempo fosse indispensabile accelerare le fasi, si dovranno utilizzare speciali sottofondi in cemento additivato, che stagioneranno in 3/7 giorni. Per i rivestimenti dei bagni, il nostro ciclo in resina TOP FLOOR SPATOLATO si può applicare su intonaci in cemento rifiniti con rasante cementizio insensibile all’umidità. Sono da escludere categoricamente rasanti a base gesso o igroscopici. E’ importante che siano posati preventivamente paraspigoli in metallo su ogni spigolo da rivestire.

La resina è un materiale scadente?

La domanda se la resina è un materiale scadente può sembrare una domanda…poco giustificata, ma in effetti se ascoltiamo l’opinione delle persone che l’hanno utilizzata o di chi (liberi professionisti, ecc.) l’ha consigliata ai clienti potrebbe emergere questa opinione. Pavimentazioni sbollate, crepate, rovinate dall’uso ed in ogni caso con un risultato non soddisfacente… ovviamente non saremo noi a sostenere che la resina è davvero un materiale eccezionale, ultraresistente e senza alcun problema; queste affermazioni vanno lasciate agli abili incantatori che incontriamo quotidianamente sul web!
Se vi affidate ad una ditta del settore, ad una struttura che offre e realizza da anni superfici in resina, e che non vi offre esclusivamente solo l’acquisto dei prodotti, scaricandovi poi ad una serie di applicatori e di conseguenza scaricandosi di ogni responsabilità sull’applicazione degli stessi, sarete più cautelati.
Le resine se applicate correttamente sono soluzioni valide, ma presentano comunque limiti come qualsiasi altro prodotto…limiti che devono sempre essere tenuti presenti orientando il Cliente alla scelta più appropriata.

La resina è soggetta a usura?

Quasi tutti i prodotti se sottoposti ad abrasione presentano usura, quindi già si può capire che un rivestimento a parete può presentare ha un’usura diversa da una pavimentazione e che le stesse pavimentazioni possono avere valori di resistenza diversi all’usura in funzione alla destinazione d’uso della superficie. Un’abitazione avrà un’usura diversa rispetto ad un bar o ad un ristorante, quindi anche la profilassi e i tempi di manutenzione saranno diversi.
In ogni caso abbiamo soluzioni che ben rispondono alle diverse esigenze.

Qual è la soluzione per proteggerla?

Le pavimentazioni in resina, dal momento in cui vengono consegnate, sono già protette; il Cliente quindi nella maggior parte dei casi non deve intervenire in nessun modo, ad esclusione ovviamente della pulizia e della detersione con detergenti neutri da diluire con acqua. Nel caso di superfici sottoposte al alto traffico è possibile, in funzione alla realizzazione scelta, applicare – quando serve – una mano di TOP PW protezione trasparente.

Quale resina si consiglia di utilizzare per pavimentazioni civili?

I cicli di lavorazione di cui disponiamo sono:

  • TOP FLOOR EPO, pavimentazione che consente di ottenere effetti omogenei o più mossi in funzione alla pigmentazione; applicato nello spessore medio di 3 millimetri, riveste supporti di diversa natura: cemento, piastrelle, marmi, legno, metallo, ecc.
  • TOP FLOOR EPO è realizzabile solo su superfici orizzontali/finitura opaca o lucida.
  • TOP FLOOR SPATOLATO nero lucido
    Realizzazione a base di stucchi in resina applicati in più passate. E’ possibile ottenere effetti omogenei o più mossi in funzione alla pigmentazione, mantenendo comunque inalterate le caratteristiche di “manualità” e “matericità” che ne contraddistinguono e caratterizzano l’intervento.
    Applicato nello spessore medio di 2 millimetri, riveste supporti di diversa natura: cemento, piastrelle, marmi, legno, metallo, ecc. sia in orizzontale che in verticale. La finitura potrà essere lucida, satinata o opaca.

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